Il trattato De compositione alchimiae o Dialogo tra Morieno e re Khalid, qui tradotto da un manoscritto del XIV sec. riprodotto integralmente nel testo, è uno dei più antichi trattati di Alchimia essendo stato edito in lingua latina alla fine del XII secolo ma, se fosse traduzione dall'arabo (argomento tutt'ora in discussione), risalirebbe al IX secolo, cioè alle origini stesse dell'Alchimia araba.
Poiché, secondo quanto si legge nel testo, Morieno era un eremita bizantino che viveva presso Gerusalemme e Khalid era un principe della casata degli Omayadi, la stirpe che regnava sul califfato di Siria dal VII secolo, il De compositione rappresenta il punto di transizione dall'Alchimia greco-alessandrina a quella araba e la successiva traduzione in latino costituì il momento di passaggio dell'Arte alchemica dal mondo arabo a quello occidentale.
Se confrontato con i trattati alchemici dei secoli seguenti, il De compositione se ne distingue per la chiarezza con cui vengono descritte le operazioni che comportano la transmutazione dell'essere umano: a Khālid, che domanda dove si possa trovare la materia prima dell'Opera, Morieno risponde: "Questa materia si estrae da te e tu sei quella miniera e presso di te viene trovata ed estratta da te".
ISBN: 9788899152642
Pag.: 199